Besseghini: “I prezzi non torneranno più quelli di prima. Serve una transizione equa e resiliente”

Seleziona la lingua

Italian

Down Icon

Seleziona Paese

Italy

Down Icon

Besseghini: “I prezzi non torneranno più quelli di prima. Serve una transizione equa e resiliente”

Besseghini: “I prezzi non torneranno più quelli di prima. Serve una transizione equa e resiliente”

Un sistema più equo, resiliente e in grado di affrontare le tensioni internazionali e la crescente pressione climatica. È questa la traiettoria indicata dal presidente di Arera, Stefano Besseghini, nella relazione annuale al Parlamento e al governo presentata il 17 giugno a Roma. Un appuntamento che arriva in un momento delicato: l’inflazione energetica è in calo, ma persistono forti diseguaglianze territoriali e nuove sfide si affacciano all’orizzonte, dalla gestione delle risorse idriche alla digitalizzazione dei servizi. “Stiamo uscendo dalla stagione della crisi energetica, ma il nostro compito non è tornare a prima. È piuttosto costruire un dopo: un sistema capace di affrontare nuovi equilibri climatici, sociali e tecnologici”, ha affermato Besseghini aprendo la sua relazione.

I numeri diffusi da Arera mostrano segnali di miglioramento nei prezzi, ma anche forti criticità da affrontare: nel 2023 le famiglie italiane hanno pagato l’elettricità in media 41,8 cent€/kWh, in calo rispetto ai 53,6 cent del 2022, mentre il gas è sceso da 183,2 a 120,3 cent€/mc. Tuttavia, Besseghini avverte: “I prezzi non torneranno mai più ai livelli pre-crisi. I costi dell’energia, nel lungo periodo, saranno influenzati da nuovi equilibri geopolitici, dalla transizione climatica e dalla competizione per le materie prime critiche”.

Centrale, nel discorso del presidente, è il tema della povertà energetica, che nel 2023 ha colpito il 9,2% delle famiglie italiane, con picchi del 19% nel Sud. “Serve uno sforzo mirato, strutturale e misurabile, per garantire l’accesso equo all’energia in tutto il Paese”, ha sottolineato. Arera ha anche segnalato un miglioramento delle segnalazioni per il bonus sociale elettrico (+30%), ma ha avviato nuove verifiche per garantire che gli sconti vengano effettivamente applicati ai clienti aventi diritto. Nel 2024 sono proseguiti i controlli in collaborazione con la Guardia di Finanza: su 10 venditori del mercato libero monitorati per le informazioni fornite ai clienti, 8 hanno violato il Codice di condotta e sono stati avviati procedimenti sanzionatori.

Altro punto centrale riguarda la riforma del mercato tutelato. Per l’elettricità, il Servizio a tutele graduali ha coinvolto già 4,5 milioni di clienti domestici non vulnerabili, con risparmi annui fino a 130 euro a famiglia. Tuttavia, “la tutela per i clienti vulnerabili deve rimanere una priorità assoluta”, ha ribadito Besseghini, ricordando che la stessa Commissione europea ha più volte raccomandato meccanismi solidi per proteggere i consumatori più fragili. Ampio spazio è stato dedicato al tema climatico e al ruolo dei servizi regolati. “La crisi idrica non è più un rischio, è una realtà”, ha dichiarato Besseghini. E i dati lo confermano: nel 2023 la quantità di acqua distribuita a uso civile è rimasta sostanzialmente stabile, ma oltre il 40% è andato perso nelle reti, con punte superiori al 50% nel Sud". Senza interventi urgenti, ha aggiunto, “la resilienza del sistema idrico non reggerà l’urto della crisi climatica”. Arera ha quindi previsto nuovi obblighi di rendicontazione per ridurre le perdite e migliorare la qualità del servizio, e ha evidenziato la necessità di accelerare gli investimenti in depurazione e riuso delle acque.

Nel settore rifiuti, infine, si segnala un’ulteriore crescita della raccolta differenziata, che ha superato il 65%, e un miglioramento dell’indicatore di qualità del servizio. Ma persistono forti disomogeneità tra Nord e Sud. “Serve una governance integrata e strumenti per attrarre investimenti anche dove oggi mancano capacità gestionali”, ha spiegato Besseghini. Infine, uno sguardo al futuro. “Serve un cambio di passo culturale nella governance dei servizi: dobbiamo imparare a pensare in termini di resilienza, giustizia climatica e accesso equo alle risorse essenziali”, ha concluso il presidente, rilanciando il ruolo di Arera non solo come regolatore tecnico, ma come attore attento all’impatto sociale della transizione.

La Repubblica

La Repubblica

Notizie simili

Tutte le notizie
Animated ArrowAnimated ArrowAnimated Arrow